Federalberghi: "Accorpare le festività compromette il turismo"

"L'accorpamento delle festività compromette il settore turistico". Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, commenta così la scelta del Governo che, nella nuova Manovra finanziaria, unifica le festività laiche limitando, quindi, la possibilità di 'ponti' durante l'anno. "È a rischio una fetta di fatturato - ribadisce Bocca - le vacanze brevi durante l'anno rappresentano una componente molto importante per il comparto". Anche perché, a essere maggiormente penalizzata, a detta del presidente, sarebbe proprio l'Italia. "Storicamente - spiega il presidente di Federalberghi, secondo quanto riportato da Repubblica -, i vacanzieri che sfruttano ponti come il 25 aprile o il 2 giugno restano entro i confini nazionali: cancellare questa possibilità significa tagliare di netto un fatturato significativo. È un vero colpo basso per il turismo". Analizzando l'andamento degli ultimi anni, i numeri mettono in luce la gravità della misura adottata. La stima di Federalberghi evidenzia un totale di italiani in viaggio nei ponti primaverili pari a 20 milioni, con circa 6 milioni per il ponte del 25 aprile, capaci di generare 2 miliardi di fatturato, oltre 6,5 milioni per il 1° maggio per 1,5 miliardi e più di 8 milioni per il ponte del 2 giugno, con un indotto di 2,2 miliardi di euro.

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