Doig, Perù: "Vi spiego com'è cambiato il turista italiano"

“La cultura è sempre la prima motivazione di viaggio, ma sta aumentando in modo esponenziale la percentuale di turisti italiani che sceglie il nostro Paese anche per il soggiorno mare”.

È un turismo che cambia, quello che parte dall’Italia alla scoperta del Perù. La conferma arriva da Sandra Doig,  Subdirectora de Promoción del Turismo Receptivo di PromPerù: “Le motivazioni che spingono il turista a viaggiare nel nostro Paese - spiega - sono molteplici: oltre alla visita di Lima, Cusco, Puno, Arequipa e Ica, vogliono abbinare al tour il soggiorno balneare, senza però trascurare l’immersione nella natura della Foresta Amazzonica”.

Ospitalità alternativa
Cambiano anche le tipologie di ricettività: accanto all’alberghiero, infatti, si fanno spazio forme di soggiorno alternative, “come quelle nella tipiche ‘Casa de familiares’, che consentono di sperimentare il diretto contatto con le comunità locali”.

Le cifre dell'inbound
Nel 2017 il Paese ha accolto un totale di 4.032.339 turisti, il che ha significato una crescita del 8% rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda gli arrivi di turisti dai mercati europei, durante il periodo gennaio-dicembre 2017 il Perù ne ha ospitati 78.199 dalla Germania (+5% rispetto all’anno precedente), 147.214 dalla Spagna (+2% rispetto all’anno precedente) e 96.283 dalla Francia (+4% rispetto all’anno precedente).

“L’Italia - puntualizza Doig - merita una menzione speciale dato il suo ottimo trend: dalla Penisola lo scorso anno abbiamo ricevuto 73.955 visitatori, l’11% in più rispetto all’anno precedente".

Stefania Galvan

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