La corsa di Cuba, stime al rialzo per la fine dell'anno

Le previsioni di inizio anno sono state confermate: l'inbound a Cuba continua a crescere a ritmi sostenuti.

Secondo le stime del Ministero del Turismo, infatti, il numero di visitatori internazionali nell'isola dei Castro raggiungerà, a fine anno, i 2,9 milioni, per salire a 3 milioni di unità nel 2013.

Da gennaio a metà dicembre il totale degli arrivi ha raggiunto quota 2,85 milioni, in aumento di 4,9 punti percentuali sullo stesso periodo dello scorso anno.

Il Canada rimane il principale mercato emissore per Cuba, mentre il primo bacino europeo è la Gran Bretagna. "Quest'anno il settore ha incontrato numerose difficoltà - ammette il ministro del Turismo Manuel Marrero -: la crisi finanziaria in corso, le inefficienze di hotel e agenzie di viaggi sul fronte delle azioni di marketing, la sospensione delle crociere dall'Europa e il blocco economico degli Stati Uniti, che non mostra ancora segnali di conclusione nonostante siano state allentate le restrizioni ai viaggi. Nonostante tutti questi ostacoli gli arrivi stranieri continuano ad aumentare".

Marrero rivendica il cambio di comportamento del governo nei confronti degli operatori turistici privati: "Oggi noi abbiamo una nuova visione del turismo non statale - ribadisce -, dal momento che non lo vediamo più come concorrente, bensì come un complemento al turismo di stato".
Allo stato attuale il Paese ha circa 300 hotel statali con 60mila camere, ma ci sono più di 1.700 ristoranti privati, oltre 4.280 camere per turisti e più di 700 case in affitto. Il turismo è la seconda fonte di entrate valutarie per Cuba e il suo sviluppo è considerato strategico nel pacchetto di riforma economica promosso dal leader cubano Raul Castro.

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