Crociere in Italia, l’imperativo: “Occorre lavorare sugli scali minori”

La previsione è quella di passare dai 9,3 milioni di passeggeri movimentati nel 2022 ai 12,4 milioni del 2023. Il traffico crocieristico in Italia, secondo i dati riportati da Risposte Turismo, porta in primo piano una serie di criticità con le quali le principali compagnie sono chiamate a confrontarsi. Ma evidenzia anche le grandi opportunità da sfruttare in un 2023 che sembra finalmente partito con il piede giusto.

“Occorre un importante cambio di passo nella gestione dei flussi turistici derivanti dalle crociere – commenta il presidente di Risposte Turismo, Francesco di Cesare -. L’eccessiva concentrazione di traffico porta infatti con sé tutta una serie di problematiche che solo una migliore distribuzione degli arrivi può contribuire a risolvere”.
“Si tratta di dinamiche prevedibili da chi gestisce il territorio – continua di Cesare – e proprio per questo si potrebbero mettere in campo proposte e azioni mirate fin da ora”. Il problema comunque si ripresenta, perché le escursioni ‘iconiche’ alla scoperta delle principali attrazioni sono sempre le più richieste e quindi congestionate.

L’imperativo è quello di andare a toccare anche destinazioni minori, meno sfruttate e conosciute dal turismo di massa, ed è proprio su questo punto che le compagnie stanno lavorando.
Costa Crociere - commenta il svp e chief commercial officer della compagnia Roberto Alberti – sta lavorando sull’innovazione e sulla qualità del prodotto proprio per offrire escursioni sempre più esclusive, in linea con il trend di una domanda che dopo la riapertura di molte destinazioni è tornata a correre”.

Un altro punto sul quale lavorare per evitare l’overtourism negli scali italiani è poi quello della destagionalizzazione, argomento particolarmente caro alle compagnie di crociera: “Abbiamo predisposto formule speciali per incentivare la vacanza fuori stagione – conferma il managing director di Msc Crociere, Leonardo Massa - e il mercato ci sta seguendo. Solo fino a 15 anni la crociera nel Mediterraneo era un prodotto prettamente estivo, mentre ora viene fruito in ogni periodo dell’anno. Da ricordare poi l’effetto vetrina per la promozione dell’Italia sui mercati stranieri che ha la crociera: chi sceglie un viaggio toccando i porti del nostro Paese, quasi sicuramente tornerà per visitare anche le località vicine”.

Grazie a questa spinta, le previsioni sui nostri porti sono positive: nel 2023 sarà Civitavecchia a guidare la classifica con una previsione di 2 milioni 740mila passeggeri, seguita da Napoli con un milione e mezzo, Genova con un milione 370 mila e La Spezia e Savona, a parimerito con una cifra stimata di 700mila passeggeri.

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