Ancillary fee dei vettori, un affare da 31,5 miliardi di dollari

Le 'ancillary fee' sono sempre più importanti per i vettori aerei.

Le 59 compagnie mondiali che forniscono questo dettaglio nel bilancio hanno incamerato dai servizi accessori la bellezza di 31,5 miliardi di dollari nel 2013, con un balzo rispetto ai 27,1 miliardi del 2012 (anche se in quel caso si trattava di 53 vettori). In valore assoluto, la regina è United che l'anno scorso ha incamerato ben 5,7 miliardi di dollari, più del doppio dei circa 2 miliardi di Delta e American. Tra i big europei, Air France/Klm fa segnare 1,7 miliardi. Lo rivela uno studio IdeaWorks commissionato dal colosso dell'auto noleggio CarTrawler.

Ancora più interessante l'analisi sulla percentuale che le ancillary coprono sul totale dei ricavi. E qui dominano le low cost: ben il 38,4 per l'americana per Spirit, il 34,9 per Wizz Air, il 32,6 per Allegiant, il 27,7 per Jet2.com mentre Ryanair, che sul tema era stata l'apripista, si ferma al 24,8 per cento.

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