AviaRoma si svela Il modello sharing sale sull’aereo

Portare il modello dello sharing nel mondo dell’aviazione adottando una soluzione innovativa e in qualche modo visionaria, che consenta anche di creare una community di riferimento. È questa la vision che ha portato alla nascita di AviaRoma, il vettore che ha creato un alone di mistero intorno a sé per circa tre mesi e che oggi nella sede in provincia di Vicenza ha ‘svelato’ il proprio volto.

“I modelli tradizionali sono vecchi, ormai non rispecchiano più le reali esigenze del mercato attuale. Anche le low cost hanno ormai 50 anni. Serve qualcosa di innovativo e di visionario”. Flavio Paltrinieri, board of directors di Aviaroma, ha spiegato così alla platea cosa vuole essere la compagnia che si prepara ad affacciarsi sul mercato con un’identità che sarà sui generis e che per molti aspetti si rifà a quel mondo dello sharing che si è appropriato di tutti i segmenti del trasporto e dell’accomodation per portarlo ora anche in volo.

Voli quasi gratis?
Ma gli obiettivi di Aviaroma vogliono andare anche oltre: “Il nostro focus – ha proseguito il manager – è consentire di volare quasi gratis ma non secondo il modello dei vettori low fare che lo fanno sfruttando gli investimenti del territorio. Noi al contrario vogliamo portare valore al territorio, che diventa parte della community, diventare motore e generatore di prodotto interno lordo per quelle economie dove voleremo con i nostri aerei”.

Su questo punto, la flotta, per ora non ci sono ancora dettagli precisi, se non che la necessità è quella di rivolgersi al mercato dell’usato, considerati i costi dei nuovi aeromobili, e di guardare a quegli aerei che possono essere adatti per le rotte che si andranno a coprire. Da quello che traspare, non ci si dovrà attendere un network fisso come quelli che siamo abituati a vedere con le compagnie esistenti. Quanto semmai a un modello in grado di adattarsi alle esigenze dei viaggiatori e del territorio.

Tre pilastri
“Tutto ruoterà su tre punti fondamentali”, ha poi aggiunto Gaetano Rizzi, comandante con un lungo passato di pilota in Alitalia e oggi imprenditore e titolare di numerosi brevetti: “Il primo è il voyager, il viaggiatore moderno che paragonerei a chi fa parte di BlaBlaCar. Al quale attraverso l’iscrizione alla nostra app e all’ingresso nella community garantiamo un groppo risparmio, ma anche la possibilità di guadagno”. Concetto quest’ultimo che dovrebbe avvenire attraverso la formula di accumulo di crediti da utilizzare nel territorio dove si reca, creando appunto quel circolo vizioso che porta vantaggi a tutti i soggetti coinvolti. Gli altri due pilastri sono poi appunto il territorio stesso e l’App, che diventa quindi il cuore di tutto il sistema. Con una garanzia: “Al contrario di quanto avviene con major e low cost, noi applicheremo il prezzo fisso sempre”.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana