Boeing vs Airbus, la sfida continua

Duello all'alba nei cieli del mondo. Airbus e Boeing si danno appuntamento nel futuro, riaccendendo un confronto sempre più avvincente. Il potere dei due colossi dell'aeronautica non solo non lascia grandi margini di manovra ai concorrenti che operano nel resto del mondo, ma, ancor più, mette in evidenza un vero e proprio dominio difficile da scalzare. Che si tratti di affidabilità, di modelli perfetti per il mercato, la battaglia sull'asse Europa-Usa ha risvolti economici rilevanti.

La domanda di trasporto aereo sta registrando picchi formidabili specialmente sulle piazze asiatiche e mediorientali, offrendo ai produttori aeronautici validi motivi per investire in ricerca ma anche in termini di occupazione. I pronostici di Airbus parlano di 30mila nuovi aerei sul mercato nell'arco dei prossimi vent'anni. Una cifra stimata sulla base di un tasso di crescita annuo del 4,7 per cento: con questo ritmo, il totale degli aerei in servizio raggiungerebbe le 36.650 unità nel 2032, contro le attuali 17.740. A livello di impatto economico, anche in questo caso siamo di fronte a numeri importanti: 4.400 miliardi di dollari.

Una progressione destinata a correre di pari passo con l'aumento della capacità degli aerei stessi. "La crescita del traffico ha comportato un incremento medio della dimensione degli aeromobili del 25 per cento - osserva Airbus -, inducendo i vettori a scegliere macchine più grandi o a sviluppare le dimensioni degli aerei già ordinati ma non ancora consegnati. Aerei come l'A380 garantiscono l'uso più efficiente di un numero di slot limitato, contribuendo a incrementare il numero di passeggeri senza aumentare quello dei voli".

Dalle economie di scala studiate dall'azienda di Tolosa alle grandi ipotesi occupazionali della società statunitense. Boeing guarda al futuro del trasporto aereo in maniera pragmatica, e si mette al lavoro basandosi sui numeri. Secondo il suo forecast, potrebbero essere circa 500mila i nuovi piloti e oltre 550mila i nuovi tecnici per il mondo del trasporto aereo del prossimo decennio. In particolare, sarà l'area dell'Asia-Pacifico a trainare questa crescita esponenziale: entro i prossimi anni, sempre stando all'analisi Boeing, il bacino necessiterà di 192.300 nuovi piloti e 215.30 tecnici. Seguirebbe, a sorpresa, l'Europa, con una richiesta potenziale di quasi 100mila nuovi piloti e 108.200 tecnici; poi il Nord America e l'America Latina.
Intanto Airbus si è portata avanti nella sfida, sfornando l'A350, un progetto durato sette anni e costato 15 miliardi di dollari, che consente al produttore europeo di proporre al mercato un modello dalla tecnologia avanzata, realizzato con materiali ultraleggeri e con un controllo del consumo carburanti di nuova generazione.

Nei cieli Usa, invece, è ripartita la scommessa Dreamliner. È di un mese fa la notizia del primo volo della nuova versione del B787-9, allungata rispetto al precedente modello rilasciato dalla Boeing. Il nuovo aeromobile è configurato con 290 posti, vale a dire 40 in più rispetto al B787-8, per un'autonomia aggiuntiva di circa 300 miglia nautiche. Per l'aviazione civile si accende un altro futuro, quello del trasporto aereo di massa. Boeing e Airbus sono pronte per un'altra sfida.

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