Andrea Vento,l’agente di viaggi che non c’è

Se si compone il numero di telefono dell’agenzia Vento Viaggi di Volla (Napoli), il primo ‘filtro’ è ad opera della segreteria telefonica. Che avverte: “Non si fanno preventivi al telefono”. Solo dopo essere stati ‘messi in guardia’ si può parlare con uno dei dipendenti dell’agenzia. Ma se si chiede del titolare Andrea Vento (nella foto), la risposta è una sola: “Lo contatti via mail. In agenzia non c’è praticamente mai”.

No. Andrea Vento non è quasi mai in ufficio. Cosa faccia, è presto detto: viaggia. Con tutto ciò che questo comporta: testa i luoghi, accompagna i gruppi e, soprattutto, scrive e posta sui social network. “Ho fatto 18 volte il giro del mondo”, spiega Vento, che ha creato la sua agenzia 5 anni fa (“Ma prima ne avevo un’altra, la Belvento Viaggi, che è durata un anno”). Risultati? Due punti vendita, un terzo in procinto di aprire, un portale per la vendita online e una gastrite “che mi impedisce di farmi anche una sola bella mangiata. E questo proprio perché sono sempre in viaggio”.

Metterci la faccia
Non è semplicemente una questione di ‘like’. Per la Vento Viaggi, essere online è un modo per metterci la faccia: quella del suo titolare, Andrea Vento. “Ha già visto i posti, sa già dove vuole andare - spiega l’agente -. Me lo ha detto qualche tempo fa una mia dipendente: ‘I clienti vengono qui e vogliono andare nel posto che hanno visto nel video’”. Inoltre, per assurdo, è proprio il web a creare l’idea del contatto umano, grazie alla presenza del titolare stesso dell’agenzia. Un fenomeno non nuovo per altre aziende (si pensi ai vari Giovanni Rana e Francesco Amadori che hanno deciso di mostrarsi in prima persona nelle pubblicità in tv), ma sicuramente non comune nel turismo.

Andrea Vento, del resto, ha anche “un’agenzia di comunicazione, la AV Comunica, che si occupa proprio di pubblicità e marketing e aiuta le aziende che non hanno il tempo o le competenze per occuparsi di questo aspetto fondamentale del business”.

Tutte le carriere di Andrea
Del resto, l’attuale titolare dell’agenzia campana non ha sempre fatto l’agente di viaggi. “Nasco come Pr in discoteca, poi son diventato direttore artistico e infine gestore. A un certo punto, ho capito che le discoteche stavano per passare un brutto periodo. Mi piaceva viaggiare, allora andai su Google e cercai ‘come diventare agente di viaggi’. Da lì è partito tutto.

Ma attenzione: oltre a Google c’è stata anche la gavetta. “Ho lavorato nell’agenzia di viaggi di un conoscente. Poi mi sono messo in proprio”. Da subito, il pensiero è andato all’outgoing, in chiave rigorosamente leisure. Perché bisogna occuparsi di ciò che si sa fare.

Chiedendo ad Andrea cosa sia la prima cosa che cercano i clienti oggi, la risposta arriva decisa: “Risparmiare. Tutti, anche i ricchi, vogliono spendere il meno possibile”. Da qui, forse, l’abitudine della clientela del territorio di girare molti punti vendita confrontando i prezzi. “Ci facevano perdere un sacco di tempo chiedendo preventivi di cui non si faceva nulla… per questo ho messo l’avviso in segreteria”.

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