Voli e bagagli,
ora è scontro
Vettori contro
le imposizioni

La maximulta nei confronti delle compagnie aeree low cost del Ministero dei Diritti sociali, dei Consumi e dell’Agenda 2030 della Spagna rischia di aprire un fronte molto ampio nel trasporto aereo del Vecchio Continente. Il controverso tema del bagaglio a mano in volo, di cui si è discusso all’infinito nell’ultimo decennio e oltre, tra misure massime, costi aggiuntivi, regole e cavilli, sta ora diventando il cuore di uno scontro di grande portata, considerando le reazioni del settore alla decisione spagnola.

La sanzione

Ripercorrendo i fatti, la sanzione del ministero iberico sarebbe di 179 milioni di euro a carico, in parti diverse, di Ryanair, Vueling, easyJet, Norwegian Air e Volotea. La somma più alta, pari a 107.775.777 euro, dovrà essere versata dalla low cost irlandese. La multa arriva a un anno di distanza dall’apertura del fascicolo per pratiche abusive. Oggetto del contendere il diritto dei passeggeri di potere avere con sé a bordo il bagaglio a mano.

Le reazioni

Di tutt’altra opinione le compagnie, Ryanair in testa che in una nota del suo ceo Michael O’Leary, che ha annunciato ricorso contro la decisione, ha spiegato che la compagnia “ha utilizzato per molti anni le tariffe per i bagagli e le tariffe per il check-in in aeroporto per modificare il comportamento dei passeggeri, convertendo questi risparmi in tariffe più basse per i consumatori. Le multe illegali di oggi in Spagna violano il diritto dell’Ue (Reg 1008/2008) e saranno annullate dai tribunali dell’Ue, che hanno ripetutamente difeso il diritto di tutte le compagnie aeree dell’Unione europea di fissare prezzi e politiche, libere da interferenze governative”.

La stessa Commissione europea, sull’argomento, ha più volte chiesto ai vettori di riuscire a trovare una linea comune, a partire dalle dimensioni del bagaglio a mano fino ad arrivare alle tariffe da applicare, per dare una mano ai viaggiatori costretti a slalom tra mille regole. In caso di mancato accordo, si passerebbe a una decisione a carico della Ue a cui i vettori dovranno adeguarsi.

Monito Iata

Cosa che appare a questo punto non semplice, viste le reazioni alle sanzioni e vista la reazione della stessa Iata, che in questo caso si è schierata al fianco delle low cost, spiegando che “vietare a tutte le compagnie aeree di far pagare i bagagli a mano significa che il costo verrà automaticamente incluso in tutti i biglietti. I consumatori vogliono scegliere e avere un buon rapporto qualità-prezzo. Questa legge eliminerebbe entrambi”. Del resto la voce primaria delle ancillary, ovvero i bagagli, è ormai determinante nei bilanci delle compagnie aeree, siano esse major o low cost.

Il fronte è ormai aperto e il tema appare destinato ad accompagnare le cronache del comparto per lungo tempo. Con esiti imprevedibili.

Lino Vuotto

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