Brexit, l'incubo di Michael O'Leary

È il chiodo fisso di Michael O’Leary. Le conseguenze della Brexit preoccupano così tanto il numero uno di Ryanair che non perde occasione di ricordare al governo britannico che il tempo sta per finire e che nulla è stato fatto.

Intervistato da Sky, il manager della compagnia aerea low cost basata in Irlanda ha attaccato ancora una volta la premier Theresa May, avvertendo che il Regno Unito rischia la cessazione dei voli aerei nel marzo 2019 se non ci sarà un accordo con l'Ue.

"Non c'è una soluzione di ripiego per il traffico aereo - ha spiegato - non siamo coperti dalle regole del Wto. Ci sarà una cessazione di tutti i voli a partire da marzo 2019 se lei non si sbriga e non conclude un accordo entro i prossimi 12 mesi. Se l’accordo non ci sarà - ha rimarcato - saremo fuori dal trattato Open Skies e non ci saranno più voli".

I toni dell’a.d. di Ryanair nel corso dell’intervista tv si sono fatti sempre più catastrofistici. “Tutti hanno diritto alle vacanze – ha sentenziato in riferimento alla pausa estiva che anche la premier britannica si è presa - ma c'è una crisi che aspetta dietro l'angolo nei prossimi 12 mesi. La Brexit sarà un disastro e lei deve seguire i negoziati, o almeno rimuovere gli ostacoli, non spassarsela in giro per il Giappone a bere the e saké", ha affermato O'Leary, dicendo di aver l'impressione che i negoziati sulla Brexit "non stiano andando da nessuna parte".

Una causa, quella dei collegamenti aerei tra Regno Unito e Unione europea, che il numero uno di Ryanair ha preso molto a cuore, forse non proprio solo per gli interessi dei cittadini inglesi. A. P.

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