Lo strano caso dei b&b e case vacanza che chiedono la tassa di soggiorno dove non c’è

La tassa di soggiorno, come è noto, è facoltativa. Ma la decisione sull’applicazione spetta ovviamente ai Comuni e non alle singole strutture ricettive. Eppure, a quanto sembra, in alcuni casi ci sono b&b o case ad uso vacanza che, invece, la applicano lo stesso. Senza che il proprio Comune lo richieda.

La bizzarra vicenda viene raccontata da ilsecoloXIX.it e riguarda alcuni comuni della Liguria. I quali, appunto, sarebbero stati scavalcati in solerzia dai proprietari di bed&breakfast e case vacanza: in diversi casi, infatti, negli annunci di questi ultimi compaiono note riguardanti gli importi da pagare per la tassa di soggiorno. Importi che, ovviamente, sono calcolati in maniera diversa da struttura a struttura, anche se situati nello stesso Comune: c’è chi chiede un forfait e chi arriva addirittura a domandare 10 euro per turista.

Bisogna sottolineare, come riporta l’articolo, che il settore alberghiero vero e proprio si dimostra più ligio alle regole: il quotidiano ha riscontrato un solo caso in cui fosse un hotel a chiedere la tassa dove non richiesto.

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