Federalberghi: inizio anno in frenata per gli hotel italiani

Lieve diminuzione delle presenze alberghiere in Italia. Secondo quanto rileva il monitoraggio mensile effettuato da Federalberghi, infatti, nei primi due mesi dell'anno il dato è sceso dello 0,6%. "Tutte le tipologie turistiche del periodo - commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - , ossia località montane, località termali, città d'arte e città d'affari hanno perso sia in arrivi sia in pernottamenti". Un risultato ottenuto pur a fronte di tariffe alberghiere che continuano ad essere ferme, se non in calo rispetto all'improvviso ed elevato carovita che la crisi dei Paesi del Nord Africa ha innescato. "Nel solo mese di gennaio - sottolinea Bocca - secondo i dati ufficiali dell'Istat le tariffe alberghiere sono aumentate dello 0,5% rispetto al costo della vita, che ha fatto segnare un 2,1%". Diminuiscono anche i lavoratori occupati nel comparto, che scendono del 2,4% a gennaio e febbraio rispetto allo stesso periodo del 2010, con una flessione del 2,4% per i lavoratori a tempo indeterminato e una crescita dell'1,6% per i lavoratori a tempo determinato. "È ovvio che le cose non possono andare avanti in questo modo - conclude Bocca - e che al settore occorre una scossa concreta, senza la quale rischiamo di far perdere al Paese ulteriori quote sul mercato mondiale".

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