Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un tasso medio di occupazione superiore al 70% e il tutto esaurito nelle tre notti a cavallo di Capodanno. Le cifre di Trademark Italia per l’Osservatorio Turistico Regionale di Unioncamere Emilia Romagna fotografano una fine anno molto soddisfacente per le imprese turistiche della regione.
Costa, terme e città d'arte
Sulla riviera romagnola sono stati 860 gli alberghi aperti, per una disponibilità di 63mila posti letto, ma il pienone si è registrato anche nelle località termali e in quelle sull’Appennino. Il ponte di Natale e le festività di Capodanno hanno garantito camere piene in gran parte dei 171 alberghi aperti nelle principali località termali emiliano-romagnole, mentre le 324 strutture alberghiere dell'Appennino hanno fatto registrare tassi di riempimento, per i giorni di Capodanno, superiori al 60%.
Soddisfacente anche il tasso di riempimento dei 287 alberghi dei capoluoghi di provincia, grazie all’aumento delle richieste per le città d’arte. “Il virtuoso gioco di squadra tra pubblico e privato - commenta l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini (nella foto) - ha dato risultati da record, che sulla costa non si verificavano da oltre dieci anni, con gli imprenditori a presentare tanti eventi e proposte di soggiorno e la Regione a supportare l'offerta”.
A questo proposito Corsini cita la campagna radiofonica sul Capodanno nelle località della Riviera, “uno spot tv sulle festività nei tre comprensori sciistici dell'Emilia-Romagna, nonché una campagna stampa sulle nostre città d’arte".