Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Il mercato interno sta rispondendo sotto le aspettative. Speriamo in un maggiore allungamento della stagione in settembre e ottobre, altrimenti non sarà un anno d’oro”. Non si nasconde dietro un dito Daniele Barbetti, presidente di Federalberghi Toscana, tracciando un primo quadro dell’andamento della stagione in Regione.
L’occasione è positiva: il Consiglio di Stato ha, infatti, scelto di non impugnare (nuovamente) la legge regionale della Toscana su ‘Disposizioni in materia di sistema organizzativo del turismo, strutture ricettive, locazioni e professioni turistiche’. La legge, infatti, modificata 60 giorni fa, ha introdotto una miglioria per gli alberghi del territorio: chi ha nella sua struttura centri benessere e spa non ha l’obbligo di dotarsi anche di un’estetista per poter aprire ai propri clienti. “Per noi è una semplificazione importante” dice Barbetti, che poi racconta di una stagione ancora con molte incertezze.
“I conti si fanno alla fine e non a metà – precisa – ma certo notiamo un rallentamento da parte del mercato interno, anche in questo mese di luglio”. I primi mesi ‘estivi’, maggio e giugno, non sono stati premianti per le incertezze del meteo e anche la Pasqua parecchio anticipata a i ponti non favorevoli non hanno aiutato. Ma quello che si evidenzia con chiarezza è una tenuta dei mercati internazionali e invece una incertezza sul bacino italiano. “Ci sono diversi fattori da considerare – spiega Barbetti – fra i quali una ripresa di competitività di alcune destinazioni che lo scorso anno non c’erano, come la Turchia o il Mar Rosso. E ipotizzo anche un ‘effetto Cuba’ su una parte del mercato americano, che preferisce guardare alle spiagge caraibiche piuttosto che alle nostre”.
Vanno invece molto bene le città d’arte, che non mostrano flessioni, così come il mercato russo, che ha ripreso slancio dalla fine del Mondiali di Calcio.
Un trend che necessita di attenzione, quindi, ma che Barbetti non sembra non aver previsto: “Se c’è stato un eccesso di aspettative, è stato da parte degli istituti di sondaggi – spiega -: noi operatori avevamo già intravvisto l’andamento”. C. P.
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