L’editoriale - Storia di un’idea
Così cambia TTG Italia

Diverso. Tutto stranamente diverso. Lasciare un mondo sicuro e una certezza granitica rappresenta sempre un momento di svolta, un percorso nel quale bisogna addentrarsi con coraggio e cautela.

Succede anche a chi fa giornali da sempre e crede che queste “macchine” antiche abbiano un’anima. Difficile da comprendere per chi non lavora con le parole e, nel nostro caso, con i racconti e i personaggi.

TTG Italia con il passare delle stagioni (soprattutto le ultime) ha mostrato due facce comunque figlie dello stesso mondo. L’agenzia di stampa web con le sue notizie quotidiane che ti seguono ovunque e il magazine. Quest’ultimo, sempre più pensato e ragionato rispetto al passato. Nel ’24 abbiamo deciso di dare una svolta ancora più forte, netta. Puntando su una serie di magazine di largo respiro, lasciando all’agenzia di stampa le praterie dedicate al mondo delle news di ogni giorno.

In sostanza abbiamo provato a rimodellare un’idea e una filosofia di un tempo cercando di dare alle cose un volto nuovo, diverso.

Così, siamo arrivati a questo magazine che in redazione abbiamo definito “extra”, per modi e pensieri. All’inizio vi farà immergere nei progetti del Governo attraverso il ministro del Turismo.

Tra l’Italia minore e le linee del lusso che attira tutti, soprattutto quel mondo dell’ospitalità che sta tentando di cambiare la propria immagine. Un giornale dedicato all’Italia, vista come porta d’ingresso dei grandi flussi esteri con inchieste e servizi, con una città come Venezia in bilico tra un passato da regina e un futuro forse ristretto.

Questo numero di TTG è andato a sondare il mercato per capire se questa lunga serie di eventi internazionali (che coinvolgeranno le nostre città in questi anni) si trasformerà in un tesoretto per tutti. Anche per l’industria del turismo. Quella vera e propria, dagli alberghi agli operatori.

Le cifre in gioco sono elevate, ma il passato ha lasciato qualche preoccupazione.

In troppe situazioni infrastrutture e ricettivo a 360 gradi hanno mostrato crepe. Soprattutto se andiamo a vedere il rapporto qualità-prezzo, qualcosa non torna.

Pare chiaro che sia necessario alzare il livello del servizio in generale, ora che la concorrenza del Mediterraneo si fa sempre più agguerrita.

In molti casi non potrà bastare la regione virtuosa e innovativa a salvare i conti. Si dovrà soprattutto innovare un’offerta che nelle ultime stagioni ha mostrato una certa rigidità.

Per seguire e accompagnare i flussi turistici, soprattutto quelli emergenti, servono progetti e investimenti di respiro. Capaci di andare oltre la solita mentalità che, in troppi casi, è ancora ferma ai tre mesi d’estate.

Scoprite il nuovo TTG Italia, in distribuzione e disponibile online a questo link.

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