I grandi parchi americani senza turisti

Da Yellowstone a Yosemite passando per la Statua della Libertà: tutto chiuso. Nessun turista è autorizzato a entrare nei parchi americani, tra le principali attrazioni degli Stati Uniti.

Lo Shutdown dell'amministrazione americana, vale a dire lo stop delle principali attività federali del Paese, sta avendo pesanti ripercussioni anche nel mondo del turismo, proprio nell'anno in cui gli Usa si preparano a celebrare il record assoluto di arrivi. Tour operator e agenzie di viaggi si sono ritrovati all'improvviso a dovere affrontare un'altra fase di riprotezioni e modifiche agli operativi. Una situazione resa ancora più complicata dal fatto che spesso le sistemazioni alberghiere sono all'interno dello stesso parco e quindi irraggiungibili.

Il taglio del personale imposto dalla chiusura dei fondi alla pubblica amministrazione non ha infatti risparmiato i centri rinomati a livello internazionale, costretti dallo scorso primo ottobre a chiudere i battenti in fretta e furia, dando 24 o 48 ore ai turisti presenti per lasciare l'area. A New York si sono formate lunghe code e non sono mancate forti proteste da parte di viaggiatori di tutto il mondo che si apprestavano a prendere i battelli per raggiungere Liberty Island, anch'essa facente parte degli oltre 400 parchi costretti a chiudere per Shutdown fino a nuovo ordine.

Nelle ultime ore, intanto, sono arrivate le prime comunicazioni da parte degli enti degli Stati coinvolti: "Siamo spiacenti, ma fino alla soluzione politica del problema le porte resteranno sbarrate, restiamo a disposizione per fornirvi soluzioni alternative".

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