New York, New York

Migliaia di voli cancellati, metà del più celebre skyline del mondo avvolto dalle tenebre e la  metropolitana nota nel collettivo immaginario di tutto il pianeta, travolta dall'acqua. E ancora, edifici crollati, una centrale nucleare del New Jersey a rischio e, purtroppo, anche diverse vittime.

L'uragano Sandy si è fatto sentire parecchio di più dell'omonima Olivia Newton-John di Grease e ha lasciato un ricordo che i newyorkesi non dimenticheranno in fretta.

Dimenticare non di certo, ma tanto meno lasciarsi abbattere: New York è in grado di sopravvivere a tutto, anche a se stessa e i suoi abitanti non sono da meno.

Passata l'emergenza e la paura, sarà il momento di tornare ad alzare la testa, mai abbassata a dire il vero: non è bastato l'undici settembre a piegare New York, figuriamoci un 'semplice' uragano.

E già nelle ore più dure, il 'proud to be' dei newyorkesi ha avuto la meglio. I più avventati scimmiottavano Danny Zucco, intonando lodi a Sandy.

New York ripartirà in tempo zero, dando lezioni al mondo di cosa vuol dire essere una metropoli, di cosa vuol dire essere 'La' metropoli.

La maratona prevista per il 4 novembre, non solo non andrà deserta ma avrà sicuramente più partecipanti, i voli saranno più accessibili e tutte le realtà turistiche cittadine incentiveranno le visite e ribalteranno l'effetto uragano traendone un asso in più per il marketing.

La Grande Mela sarà ancora più affascinante e pronta ad accogliere decine di migliaia di turisti per le tanto ambite festività natalizie in città.

Nessun timore, New York ce la farà anche questa volta.
It's up to you New York, New York.

Twitter @SGianuario

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