Ottazzi, Cipriani: “Vi racconto la Venezia dei Vip”

La lista dei nomi è lunghissima e va da Jane Fonda a Liz Taylor e Richard Burton, da Paul McCartney a Cary Grant, da Harrison Ford a Lady Diana. Ne ha visti a centinaia, di Vip, il Belmond Hotel Cipriani, da sessant’anni simbolo della migliore ospitalità veneziana di lusso. “La prima è stata Sophia Loren nell’anno stesso di apertura, il 1958 - racconta il general manager Giampaolo Ottazzi (nella foto) -, uno degli ultimi George Clooney, che ha festeggiato qui per tre giorni le sue nozze con Amal Alamuddin invitando 150 persone e riservando loro 75 delle 96 camere”.

Una destinazione nella destinazione
È anche grazie a tutti loro se lo storico albergo è diventato quello che è oggi: una destinazione nella destinazione. “Il 70% dei nostri clienti - sostiene Ottazzi - decide di venire al Cipriani, non a Venezia. Siamo a tutti gli effetti un resort estivo, abbiamo solo clientela leisure e la nostra apertura è stagionale, da marzo a novembre”.

Altissima la percentuale di repeater soprattutto tra la clientela anglosassone che, precisa ancora il direttore, rappresenta il 75% del totale degli ospiti: “Alcuni - riconosce - vengono da noi da venti, trent’anni: a occuparsi di loro ci sono 240 persone”.

Stravaganze e capricci? Per Ottazzi sono solo un ricordo: “Gli anni della Dolce Vita sono tramontati - dice -; ora tutti vogliono soprattutto calma e relax, è difficile staccarli dalla piscina”.

La piscina e l’anello

Ed è proprio la piscina al centro di uno degli aneddoti più divertenti della lunga storia del Cipriani. Le sue dimensioni eccezionali - 32 metri di lunghezza per 12 di larghezza - sono infatti dovute a un errore di calcolo dei costruttori, che interpretarono in centimetri le misure in pollici date dalle cofondatrici dell’albergo: le tre sorelle figlie del Conte Iveagh, capo della famiglia Guinness.

"Allora non c’erano i vincoli edilizi di oggi - riconosce il direttore - e la nostra straordinaria piscina, con la sua acqua riscaldata, fa ancora bella mostra di sé".

Ma di episodi curiosi Ottazzi ne può raccontare a decine. Uno su tutti, quello che ha visto protagonista un famosissimo gioielliere francese (di cui non ci rivela il nome: inizia forse per C e finisce per R?) il quale, sventolando la mano dalla barca in laguna, vide il suo preziosissimo anello volare in acqua proprio davanti ai suoi occhi.

“Può immaginare la sua disperazione - racconta -, ma non credo possa immaginare la sua sorpresa quando vide arrivare un sommozzatore che, anche grazie a un memorabile colpo di fortuna, riuscì a trovarglielo in pochi minuti”.

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