Jllh: investimenti alberghieri al rallentatore in Emea

Ammonta a 8 miliardi e mezzo il volume delle transazioni alberghiere in area Emea.

Lo rileva l'Hotel Investment Highlights di Jones Lang LaSalle, che ha analizzato l'andamento nel 2012. Nonostante la volatilità dovuta alla crisi dell'euro, osserva lo studio, lo scorso anno l'attività degli investitori nel settore degli hotel ha registrato un calo del 4 per cento sui volumi del 2011. Il mercato più liquido è stato nuovamente il Regno Unito, con transazioni per 2,3 miliardi di euro complessivi, seguito dalla Francia con 1,7 miliardi e dalla Germania con 1,2 miliardi.

Parigi e Londra, sempre secondo Jones Lang LaSalle Hotels, hanno attratto il capitale straniero, soprattutto dagli investitori con forte liquidità di Medio e Estremo Oriente, rappresentando circa il 40-50 per cento dei volumi totali di transazioni nei relativi Paesi.
I maggiori acquirenti nel mercato immobiliare degli hotel sono stati gli investitori istituzionali, che hanno aumentato la loro quota di mercato dal 17 per cento dell'intero valore degli investimenti nel 2011 al 24 per cento nel 2012.
"I volumi stabili riflettono la fiducia degli investitori nel mercato immobiliare degli hotel - commenta Roberto Galano, executive vice president di Jones Lang LaSalle Hotels & Hospitality Italia -, una classe di asset ancora interessante in particolare per un numero crescente di investitori
stranieri".

La fiducia degli investitori è stata supportata anche dai risultati di gestione resilienti in mercati chiave, in particolare Parigi (+8,5 per cento anno su anno) e la Germania, dove è stata registrata una crescita dell'8,6 per cento del RevPar a Berlino, del 5,1 a Francoforte e dell'8,5 per cento a Monaco.

Intanto, i problemi di finanziamento continuano a costituire dei vincoli, con limitata disponibilità del debito per l'acquisto di nuovi hotel. "Tuttavia - afferma Galano -, nel 2013 si prevedono alcuni miglioramenti con nuovi attori, come le compagnie di assicurazione e i fondi comuni di pensione, che inizieranno a riempire lo squilibrio di liquidità".

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