Assoturismo contro la tassa sui viaggi: "Il turismo paga già 2,5 miliardi l'anno"

"Un'imposta dannosa e intempestiva". È questo il giudizio di Claudio Albonetti, presidente di Assoturismo Confesercenti, sulla proposta dell'Anci di istituire una tassa sui passeggeri dei voli in partenza dall'Italia e sui pax che sbarcano sulle coste della Penisola.

“In Italia – afferma Albonetti - il turista è perseguitato dalle gabelle locali. Oltre alla già citata tassa di soggiorno, che a Roma ha raggiunto già otto euro, esistono imposte sui traghetti, sui bus turistici e sull’ingresso in alcuni centri storici". E, calcoli alla mano, conclude: "Complessivamente, se includiamo il prelievo Iva sulle prestazioni turistiche, il fisco italiano pesa per circa 2,5 miliardi di euro ogni anno sui viaggiatori".

Il presidente dell'associazione pone anche l'accento sul fatto che, di questo gettito fiscale, al turismo arrivi "poco o niente". E conclude: “È un atteggiamento controproducente. Il turismo vale circa il 10 per cento del nostro Pil ed è uno dei più efficaci volani di sviluppo economico per i territori; ma se usiamo i turisti per fare cassa, rischiamo di indebolire l’appeal italiano ed allontanare i viaggiatori".

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