Se i contadini diventano tour operator: l'esperimento francese

Aprire i loro casali ai visitatori, trasformandoli in sistemazioni alberghiere e inserendoli all’interno di itinerari natura nel cuore della Bretagna.

Questa l’idea che ha spinto 17 agricoltori e allevatori - appartenenti all’associazione Bienvenue à la Ferme Bretagne’ - a dar vita a Terres de Bretagne, un nuovo operatore che si affaccia sul mercato internazionale con un sito web dedicato.

Venti soggiorni a tema
Al momento si può scegliere tra una ventina di soggiorni a tema, che consentono ai viaggiatori di immergersi nella natura della regione francese vivendo a diretto contatto con il mondo agricolo. La commissione del sito è dell’8 per cento, “un tasso - spiega Michael Tremel, responsabile per lo sviluppo del sito - molto basso rispetto ad altri player quali Booking.com o Airbnb. In questo modo offriamo ai membri di recuperare parte della loro distribuzione, in un’ottica associativa”.

Il portale è stato tradotto in inglese per intercettare i mercati internazionali: “Il turismo è una risposta alla crisi? Io credo di sì - spiega Annie Martin, presidente di Bienveue à la Ferme Bretagne -: le nostre produzioni sono tutte in calo e gli agricoltori hanno bisogno di altre entrate. Tuttavia Terres de Bretagne riflette anche un enorme desiderio di preservare l’esperienza del patrimonio e condividere con i turisti questa necessità”.

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