Italiani alla conquista delle perle dell'Oceano Indiano

Il legame tra l'Italia e le isole dell'Oceano Indiano continua a essere profondo. A confermarlo sono tutti: dagli operatori alle catene alberghiere, con il suggello finale dei dati ufficiali provenienti dagli enti del turismo.

Il 2018 di Mauritius non poteva concludersi in modo migliore: l'aumento della componente italiana è stato, infatti, del 9,3 per cento, con un picco a dicembre, conclusosi con un incremento del 16,2 per cento. Il nostro Paese si conferma il quarto a livello europeo e il quinto nel mondo.

Alitalia e il volo diretto
Una crescita sostenuta da Alitalia, che ha aperto il diretto Roma-Mauritius, operativo fino al 30 marzo con tre voli a settimana; una rotta già riconfermata per il prossimo anno.

"L'avvio del nuovo volo ha dato buoni risultati" ha confermato Sheila Filippi, general manager Italia del Gruppo Beachcomber Resorts & Hotels, in occasione del Beachcomber Discovery 2018, il social tour esperienziale dedicato agli adv per scoprire Mauritius. Il volo Alitalia si aggiunge a quelli di Air Mauritius, che opera collegamenti plurigiornalieri via Parigi e settimanali via Amsterdam, Londra e Ginevra, con coincidenze da diverse città italiane.

In prima linea nel turismo luxury, Beachcomber presidia l'isola con otto strutture cui si aggiungerà, il prossimo anno, il resort Les Salines. "Lo share Beachcomber nel mercato italiano si attesta sul 28-30 per cento, a testimonianza della forte domanda derivante dalla Penisola" afferma Filippi. Alta l'incidenza dei repeater, circa il 35-37 per cento sul totale.  

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