Egitto sopra le atteseUna meta senza rivali

Saranno il clima mite, la vicinanza all’Italia, la voglia di esotico dopo anni di chiusura delle frontiere o i prezzi malgrado tutto più accessibili. O forse tutti questi aspetti insieme. Certo è che l’Egitto, tutto l’Egitto – dalle piramidi al Mar Rosso – sta vivendo un boom senza precedenti, che compagnie low cost e operatori charter hanno saputo intercettare per tempo e cavalcare con un numero importante di voli dall’Italia.

Quest’anno è proprio l’Egitto il principale concorrente delle spiagge italiane e mediterranee, strette nella morsa del caro prezzi. A confermarlo i principali player di mercato, dai network agli operatori che hanno investito in voli e strutture in vuoto-pieno.

Durante il primo trimestre dell’anno fiscale in corso, come conferma la Banca centrale d’Egitto, il numero di arrivi di turisti nel Paese è aumentato del 52,2%, registrando circa 3,4 milioni di persone.
Da anni in Egitto non si assisteva a una simile invasione di turisti, con presenze da record in alberghi e resort delle principali località del Mar Rosso come Sharm El Sheikh, Hurghada, Marsa Alam, El Quseir. In crescita anche El Alamein e Alessandria, sul Mediterraneo, insieme alle più tradizionali mete dell’Egitto classico, come Il Cairo, Luxor, Aswan.
Affollatissime anche le crociere sul Nilo, sia sulle grandi motonavi da crociera, sia sulle piccole dahabeyha, le tradizionali barche a vela.

Per gli stranieri i prezzi sono in questo momento più abbordabili a causa della svalutazione subita dalla valuta locale, la sterlina egiziana, che in un anno ha perso quasi il 100% rispetto a euro e dollaro. E’ un vantaggio che esiste nonostante i prezzi di alberghi, ristoranti, trasporti e altri servizi per il turismo siano comunque cresciuti insieme all’inflazione. Ma sicuramente meno che in Italia e nel resto del Mediterraneo.

Secondo le stime del ministro del Turismo, Ahmed Eissa, quest’anno l’Egitto sarà visitato da 15 milioni di persone, che vuol dire quasi un terzo in più a confronto del 2022 e al di sopra del record storico di 13,1 milioni, registrato nel 2019. Nei primi due mesi del 2023,  a fare la parte del leone sono proprio i turisti italiani, cresciuti del 250%, seguiti dai tedeschi, che sono raddoppiati.

“L’obiettivo – spiega il ministro Eissa – è di arrivare a 30 milioni di visitatori entro il 2028, con una crescita annua stimata tra il 25 e il 30 per cento”.
Per conseguire questo risultato è stato riformato il meccanismo dei visti d’ingresso turistici, con l’introduzione di un nuovo visto per ingressi multipli: costa circa 700 dollari e ha una durata di cinque anni. Il visto singolo, valido per 30 giorni, costa invece 25 dollari e si acquista direttamente nei porti e negli aeroporti di ingresso.

Il turismo in Egitto è una delle risorse chiave per lo sviluppo: vale il 15% del Pil e occupa circa il 10% della forza lavoro del Paese. Rappresenta un settore strategico non solo per i numeri che esprime in assoluto, ma anche perché procura valuta pregiata, necessaria per pagare materie prime e generi di prima necessità che deve importare dall’estero. I.C.

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