Frena il turismo negli States, arrivi italiani in calo nei sette mesi

La morsa della crisi economica europea lascia il segno anche sull'inbound negli Stati Uniti.

Gli ultimi dati dell'U.S. Department of Commerce non lasciano spazio a dubbi: come sta succedendo alla Gran Bretagna e alla Francia, anche l'Italia ha rallentato la sua corsa a stelle e strisce, chiudendo i primi sette mesi dell'anno con un calo del 3,9 per cento negli arrivi.

Forte la frenata del mese di luglio, che si è concluso a meno 8,2 per cento rispetto a luglio 2011, ma anche maggio ha fatto segnare un rallentamento di 7,5 punti percentuali. Le uniche percentuali positive dell'anno sono state a febbraio (più 7,5 per cento) e aprile (più 1,2 per cento).

In Europa gli arrivi dalla Gran Bretagna hanno fatto registrare, nei primi sette mesi del 2011, un calo di 3 punti percentuali, mentre la Francia ha concluso il periodo a meno 7 per cento. In controtendenza i turisti tedeschi, aumentati di 4 punti.

Complessivamente, però, il bilancio di luglio è positivo, con un totale di 7,2 milioni di visitatori internazionali, a più 7 per cento su luglio 2011. I principali mercati emissori per gli Stati Uniti continuano a essere il Canada e il Messico.

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