Estate italiana,
più voli rispetto al pre Covid
I posti aumentano del 10%

Estate in chiaroscuro per il trasporto aereo, con una domanda che si prevede supererà i livelli del pre pandemia, ma con un impatto sui prezzi dei biglietti aerei che si prevede crescerà tra il 5% e il 10% rispetto al 2023.

In questo quadro, come riporta Il Sole 24Ore, l’Italia riveste un ruolo di primo piano. L’analisi per paese di Ubs, con i dati Cirium, mostra come il nostro sia il Paese europeo con un’offerta superiore del 15% quanto a posti in vendita da parte delle compagnie aeree rispetto al 2019.

Trend destinato a confermarsi anche quest’anno, con una capacità in crescita del 10% nei mesi centrali estivi di luglio e agosto rispetto al 2023, davanti alla Spagna che si ferma all’8,2%.

Secondo i dati Cirium, la medaglia d’oro va a Ryanair, che nei mesi di luglio e agosto di quest’anno ha pianificato di mettere in vendita 5,6 milioni di posti contro i 3,2 milioni dello stesso periodo del 2019: con 100 aerei basati, la low cost ha appena aperto due nuove basi a Trieste e Reggio Calabria.

eeasyJet si conferma sui livelli pre-Covid con 1,13 milioni di posti offerti tra luglio e agosto contro 1,15 milioni nello stesso periodo del 2019, Ita Airways è al di sotto con 3,6 milioni in vendita contro 4,6 milioni del 2019. Da dopo il Covid, ci sono compagnie che non operano più come Air Italy e altre cresciute come Wizz Air.

A contribuire alla crescita dell’offerta i vettori spagnoli come Volotea, per il quale l’Italia rappresenta il secondo mercato dopo la Francia: il vettore quest’anno aumenterà l’offerta del 10% con 4 milioni di posti e 25mila voli. Nuovo collegamento da Comiso a Barcellona per Vueling, mentre Air France Klm ha appena lanciato il collegamento da Verona per Parigi.

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