La reazione della Norvegia: "Lavoriamo a stretto contatto con il trade"

La Norvegia reagisce al momento difficile per il suo inbound facendo quadrato con i tour operator.

"Lavoriamo con gli operatori del mercato italiano perché è prezioso entrare in contatto con la rete di vendita su cui loro si basano – spiega Elisabeth Ones, responsabile per l'Italia dell'Ente norvegese per il turismo -.

Insieme a loro stiamo pianificando campagne di marketing, workshop e anche la partecipazione a seminari organizzati dai t.o. stessi. Le campagne di comunicazione partiranno più avanti, con l'inizio della primavera".

La manager non nasconde l'amarezza per la frenata della componente italiana nel suo Paese. "I dati sui pernottamenti dei turisti italiani in Norvegia da gennaio a novembre del 2012 - ammette - segnano una diminuzione del 17 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011. Le cause? Ovviamente il rallentamento economico dell'Italia ma anche di tutto il continente europeo, con l'ulteriore aggravante del rafforzamento della corona norvegese: il livello dei prezzi in Norvegia è un tema molto sentito dai tour operator che programmano la nostra destinazione".

Una frenata che, purtroppo, accomuna molti mercati emissori: "Quasi tutte le sedi europee dell’ente segnalano bilanci negativi - conferma Ones -, tranne Gran Bretagna e Svezia. Altri mercati in positivo sono Giappone, Cina, Corea del Sud, invece gli Usa registrano un rallentamento".

Sul fronte della formazione, dopo l'ottimo riscontro dello scorso anno l'ente amplierà la piattaforma di e-learning per agenti di viaggi sviluppata nel 2012 in collaborazione con gli altri enti scandinavi, tre t.o. e la Sas.

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