Cos'hanno in comuneAlpitour e Lastminute.com

Tradizione e tecnologia. Tour operator e Ota. Alpitour e Lastminute.com.

Le due facce dello stesso mercato, le rette parallele destinate a non incontrarsi mai hanno trovato spazio alla Bto di Firenze, dove Gabriele Burgio e Fabio Cannavale si sono confrontati, almeno idealmente, rivelando più di qualche punto in comune.

Forte di un marchio "conosciuto da oltre il 90 per cento degli italiani", l'a.d. di Alpitour non ha nascosto di guardare al pubblico del web: "Vogliamo esserci, perché non si può perdere questo tipo di mercato. Sappiamo che alcuni dei nostri clienti non entreranno mai in agenzia. L'importante è che il cliente ci trovi".

Lanciando il guanto di sfida al tour operating, il patron di Lastminute.com ha invece confessato: "Vogliamo costruire un marchio non convenzionale di cui ci si possa fidare. I nostri competitor sono dei portali di booking, ma non dei brand".

Altro terreno di confronto/scontro, l'incoming. Cannavale ha rilanciato da Firenze il progetto di Destination Italy, il polo per l'inbound a un passo dalla concretizzazione. Ma sul tema si discute da tempo anche in via Lugaro: "L'obiettivo - aveva detto Burgio in un'intervista a TTG Italia - è trovare un progetto innovativo per fare qualcosa di diverso".

C'è, insomma, più di qualche elemento che lascia pensare che lo yin e lo yang del turismo non siano poi così distanti. E che, alla fine, anche gli opposti finiscano sempre per attrarsi.

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