Fto lancia l’allarme occupazione: “Non possiamo farcela da soli”

Lancia l’allarme occupazione nel turismo organizzato il presidente di Fto-Confcommercio Franco Gattinoni. Pur riconoscendo quanto fatto dal Governo, grazie anche all’impegno del ministro Garavaglia, con la semplificazione della procedura di accesso all’assegno di integrazione salariale riconosciuto dal Fis, gli effetti restano comunque pesanti: “Il risultato è che come turismo organizzato siamo passati da circa 40mila addetti a fine 2019 a meno di 30mila a fine 2021, con una perdita secca che si avvicina al 25% dei posti di lavoro”, ha spiegato Gattinoni.

Il presidente ha ricordato come l’87% delle imprese di comparto abbia meno di 5 dipendenti, con una grande maggioranza di donne. “Ma non si tratta di numeri – ha aggiunto– sono persone con competenze, passione ed esperienza. Le nostre attività sono ferme da due anni: colpa della pandemia, certamente, ma anche di restrizioni che non hanno avuto riscontri negli altri Paesi nostri competitor. Il fatturato è crollato intanto dell’80% sul 2019, mentre prima del Covid eravamo in crescita”.

Troppi ritardi
E ha concluso: “A metà febbraio sono evidenti le conseguenze di ritardi e scelte incomprensibili: dipendenti licenziati, costi aggiuntivi, imprenditori che ancora una volta, per il bene dei propri addetti, hanno preferito pagare di tasca propria. Non a caso abbiamo esaurito subito le 13 settimane disponibili in un biennio e rimane comunque l’incertezza circa i tempi d’accoglimento della domanda Fis e di accredito degli stipendi in caso di pagamento diretto. Draghi e i ministeri competenti devono ascoltare queste richieste di aiuto. Non possiamo farcela da soli”.

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