Thomas Cook cede l'affiliata indiana per recuperare fondi

Thomas Cook mette in vendita anche gli asset indiani nel tentativo di recuperare le perdite d'esercizio che hanno minato la sua sopravvivenza al termine del 2011.

Il gruppo britannico ha deciso di abbandonare il mercato due anni dopo aver aumentato la partecipazione in Thomas Cook India Ltd al 77%, nel quadro di un'espansione nei Paesi emergenti. I proventi della vendita, che segue la cessione di alcuni alberghi in Spagna e agenzie di viaggi nei Paesi Bassi, saranno utilizzati per ridurre i pesanti debiti.

"Se le offerte sono interessanti, allora si prenderà in considerazione la vendita del nostro business indiano – conferma il ceo di Thomas Cook – e il ricavato servirà a rafforzare la situazione patrimoniale del Gruppo".

Tcil opera in 70 città dell'India con 153 punti vendita, ma vende anche tramite i 110 partner Gold Circle e 184 Preferred sales agent; ha anche attività a Mauritius e Sri Lanka.
Thomas Cook potrebbe proseguire con altre cessioni sia di proprietà che di quote di minoranza, come, ad esempio, Disneyland Paris.

Intanto le prenotazioni per l'estate non mostrano segnali di ripresa sostanziale, soprattutto nel Regno Unito, ma anche nel resto dell'Europa.

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