La febbre del low fare contagia i big player dei cieli

Da Lufthansa  a Iag attraverso British e Iberia, da Aeroflot a Air France (nonostante il dietrofront dell’ultima ora). Tutti a caccia del modello Ryanair fatto in casa per combattere ad armi (quasi) pari con il nemico numero uno.

Le major si attrezzano per contrastare lo strapotere low cost in Europa mettendo in campo brand dedicati mentre al contempo i soggetti low fare tradizionali cambiano rotta alla ricerca di nuovi clienti e bussano anche alla porta delle agenzie di viaggi, fino a poco tempo fa guardate con sospetto.

I confini tra basso costo e legacy sembrano sempre più stemperati, alla ricerca di un modello che possa soddisfare sia le esigenze della clientela sia il bisogno di fare margini. Al di là dei confini, tuttavia, lo scenario è molto più vitale. Uno dei big player per eccellenza, Lufthansa, si prepara a rompere l’ultima barriera e lanciare i voli low cost anche sul lungo raggio con il progetto Wings. I voli, secondo quanto annunciato la scorsa estate, dovrebbero prendere il via nell’inverno del 2015. Di per sè, l’idea di Wings è più ampia e riguarda tutti i collegamenti low fare. In sostanza sarà una ‘multipiattaforma’ per i collegamenti point to point, che vedrà schierate in prima linea Germanwings ed Eurowings, più la nuova entità che si occuperà del lungo raggio.

Iag, però, non vuole restare indietro. Il gruppo non è certo digiuno di low cost, dal momento che può contare su Vueling; ma i tempi stanno cambiando e il ceo Willie Walsh ha già fatto capire che non ha nessuna intenzione di restare indietro.

Sul fronte orientale, le manovre di Aeroflot confermano come ormai questa fetta di business sia diventata indispensabile. Dopo le sanzioni Ue imposte alla sua divisione low cost Dobrolet, la compagnia si sta preparando a mettere in campo un nuovo vettore a tariffe basse.

In questo contesto l’Italia sembra ancora rimasta indietro: la Penisola, attualmente, non può vantare un nome di rilievo nel mondo del low fare. Questo la rende anche un ideale terreno di conquista da parte delle compagnie straniere, che non a caso non perdono occasione per rilanciare sul mercato italiano. I recenti annunci di Alitalia riguardanti Air One e i voli interni hanno subito fatto scattare la reazione dei competitor stranieri.

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