Il commento del direttore
Remo Vangelista
“L’Italia è il secondo mercato in Europa per Turkish Airlines, dopo la Germania”: lo conferma Cem Sahir Islam, country manager Piemonte e Val d’Aosta del vettore turco, che per il futuro ha in mente di rafforzare il legame tra Turchia e Italia.
Il Nord è al centro dei piani del vettore in ottica business, mentre sul Sud il vicepresidente della compagnia aerea, Kerem Sarp, non ha nascosto interesse a incrementare la presenza, proprio per incentivare collegamenti leisure tra i due Paesi.
Intanto, Turkish pensa a espandere il network e la flotta: nel 2015 conta 293 aeromobili e 63 milioni di passeggeri, ma il piano per il 2023 vede il raddoppio dei passeggeri e una flotta con oltre 450 velivoli. “L’hub di Istanbul è in una posizione strategica: un ponte tra Europa e Asia, che in una prospettiva futura diventerà sempre più corridoio di scambi” ha spiegato Sarp dal quartier generale del vettore, illustrando le aree dove si punta per uno sviluppo del flusso dei passeggeri nei prossimi 20 anni: soprattutto Medioriente, Asia-Pacifico e America Latina.
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