Alitalia dopo il Milan Il misterioso fondo Elliott

Potrebbe essere al lavoro dietro le quinte, così come ha fatto nei mesi scorsi con il Milan. In quell’occasione, quando cioè i rossoneri passarono dalle mani di Berlusconi a quelle dei fondi cinesi rappresentati da Mister Li, furono fondamentali gli oltre 300 milioni prestati per completare l’operazione.

Ora il fondo Elliott, creato dall’americano Paul Elliott Singer, sarebbe nuovamente sbarcato in Italia per un’altra operazione impegnativa: l’acquisizione di Alitalia. La rivelazione arriva dal blog ‘Poteri deboli’ del giornalista e grande esperto di trasporto aereo Gianni Dragoni, secondo il quale sarebbe presenta anche questo nome nella lista dei pretendenti di Az, in compagnia dei già citati easyJet, Etihad, Ryanair, Lufthansa, ma anche Air-France-Klm con Delta. E altri fondi di investimento.

Chi è Elliott
Elliott, ricostruisce Dragoni, è un hedge fund la cui mission è quella di andare a caccia di società e aziende in grossa difficoltà da rimettere in sesto per poi rivendere con alto profitto: esattamente l’identikit della compagnia aerea italiana. E, al contrario di quanto starebbero facendo gli altri pretendenti, l’interesse di Elliott sarebbe per tutto il perimetro di Alitalia e non solo una parte.

Il limite del 49 per cento
C’è però uno scoglio da superare. In quanto società americana Elliott può ambire solamente al 49 per cento di Az, come fatto nel recente passato da Etihad. Quindi per completare l’operazione, nel caso ottenesse l’ok dei commissari straordinari, ci sarebbe bisogno di soci italiani o comunque all’interno della Ue. Ma per avere maggiori certezze bisognerà attendere le decisioni della terna arbitrale Gubitosi-Laghi-Paleari.

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