Il commento del direttore
Remo Vangelista
Due settimane dopo l’annuncio del fallimento di airberlin, supportato nell’immediato dal prestito ponte da 150 milioni di euro del Governo tedesco per sostenere l’operativo nel periodo estivo, arrivano ora le notizie sui primi tagli alle rotte che verranno messi in campo dalla compagnia.
A finire nella scure saranno i collegamenti più ambiti dai possibili acquirenti del vettore, con Lufthansa in prima fila, ovvero le tratte a lungo raggio e in particolare quelle verso gli Stati Uniti, destinazione nei confronti della quale airberlin negli ultimi tempi aveva aumentato in maniera sensibile gli impegni.
I primi interventi
Secondo quanto riportato dal portale specializzato Atwonline, il primo taglio interesserà il collegamento Berlino Tegel-Chicago, soppresso dal 30 settembre, mentre le rotte su Los Angeles, San Francisco e Boston Hogan chiuderanno con qualche settimana di anticipo il primo ottobre. Fine della corsa anche per il bigiornaliero tra Berlino e Abu Dhabi, che cesserà a due riprese il 17 settembre e il primo ottobre.
Al momento fonti della compagnia fanno sapere che non sono previste variazioni sul resto del network a lungo raggio, che prevede diversi voli sugli States e sui Caraibi: una rete alla quale negli ultimi anni ha guardato con interesse anche il trade italiano e che ha portato a diversi accordi tra la compagnia tedesca e i tour operator di casa nostra specializzati appunto su Usa e Caraibi.
Le incognite
Sulla prosecuzione, tuttavia, pesa l’incognita dell’iter relativo al fallimento, dopo l’uscita di scena da parte di Etihad, che deteneva circa il 30 per cento delle quote e che ha deciso di non proseguire più nell’investimento. I prossimi giorni saranno infatti determinanti per capire quale sarà il futuro di airberlin anche in base all’arrivo o meno di offerte per l’acquisizione totale o in parte della compagnia.
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