Vicenda PeopleFly: si apre l'iter per i rimborsi

Continua a tenere banco la vicenda PeopleFly esplosa la scorsa settimana quando i voli annunciati su alcune rotte italiane non sono mai partiti e molti clienti si sono ritrovati con i biglietti già pagati ma inutilizzabili.

Sul caso continua a indagare l’Enac mentre gli aeroporti coinvolti nei collegamenti hanno a più riprese ribadito che non ci sono allo stato attuale rapporti commerciali con il broker.

Ora sul tema è intervenuto anche l’Adiconsum, che in una nota ha fornito alcune indicazioni ai viaggiatori che hanno acquistato i biglietti fantasma. In particolare per bloccare i pagamenti l’associazione invita ad attivare la procedura di charge back nel caso di pagamento con carta di credito rivolgendosi direttamente alla società di emissione della carta, mentre per PayPal sarà sufficiente attivare la garanzia clienti. Più problematica la situazione se si è di fronte a un bonifico bancario, anche se un tentativo di blocco presso la banca va comunque fatto.

Se poi verrà dovesse venire accertato che i voli venduti erano ‘inesistenti’, ipotesi finora negata dalla compagnia, allora si aprono due strade: la richiesta di rimborso e quella di risarcimento danni.

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