Alitalia e il silenziointorno al suo futuro

È un silenzio assordante quello intorno ad Alitalia. E anche paradossale visto che del suo futuro si continua a parlare, ma i giorni continuano a passare senza che emerga quell’atto concreto in grado di definire tempi, scadenze e piani per l’avvenire.

Gli ultimi sviluppi vedono la nuova richiesta ufficiale, da parte di Fs, di un ulteriore rinvio per riuscire a mettere a punto la cordata completa (insieme a Delta e Mef) per rilevare la compagnia. I tre commissari si sono recati al Mef martedì scorso, ma non hanno ancora ufficializzato una decisione in merito, pare per aspettare il ritorno del vicepremier Luigi Di Maio da Tunisi.

Quest’ultimo, da parte sua, continua a ostentare ottimismo misto a prudenza su una soluzione in arrivo anche se intorno ai nomi circolati in questi giorni, Atlantia in primis e Gruppo Toto poi, non c’è nessuna certezza. E ora è tornato in auge anche un sempreverde come Invitalia. Ma sempre e soltanto ipotesi. Con sullo sfondo il solito spettro di una decisione di messa in liquidazione da parte dei commissari, nel caso decidano di non andare avanti ulteriormente.

Chi invece ha preso una posizione sono i sindacati. Il continuo stallo e l’ipotesi che una decisione intorno ad Alitalia sia politica invece che industriale li ha spinti a proclamare uno sciopero, fissato per il 21 maggio, a pochi giorni dalle elezioni europee. A meno che nel frattempo non si smuova qualcosa.

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