Il conto della pandemia:i vettori chiusi nel 2020

Statisticamente il mese peggiore è stato quello di aprile, seguito da giugno e maggio. Ma non è un caso. Sono infatti i mesi in cui lo tsunami della pandemia si è abbattuto sul mondo e improvvisamente gli spostamenti si sono fermati, gli aerei sono stati messi a terra, a parte rimpatri e cargo, e il mondo del trasporto aereo ha iniziato a fare i conti con una situazione senza precedenti. E - come racconta un ampio servizio sul nuovo numero di TTG Magazine disponibile nella DIGITAL EDITION - proprio ad aprile, maggio e giugno si sono verificati il numero maggiore di chiusure di compagnie aeree, incapaci di reggere l'urto di uno stop così improvviso e totale.

Sono 23 in totale i vettori che lo scorso anno sono usciti dalla scena, un numero impressionante che da solo testimonia come la pandemia abbia minato nelle fondamenta il comparto, fatto di grandi e solide realtà che hanno saputo attraversare i momenti più bui anche grazie ai contributi arrivati dai Governi, ma anche di aziende probabilmente già con difficoltà pregresse in una realtà in forte cambiamento.

Non tutte le compagnie aeree in elenco sono state vittime del Covid. Gennaio e febbraio infatti presentavano già il conto con due realtà italiane vittime di due situazioni differenti. A inizio anno infatti la prima a mettere gli aerei a terra era stata Ernest Airlines, da tempo a corto di liquidità e con un business model che non sembrava più adatto al momento attuale. E poi… (continua nella digital edition)

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana