Namibia, terra di contrasti. Tra avventura e libertà

Porta il nome del deserto che ne modella per buona parte la superficie, il Namib: una stringa di sabbia e di silenzio che lambisce l’Oceano Atlantico dall’estremità settentrionale a quella meridionale del Paese. È il primo dei tanti contrasti paesaggistici che balza all’occhio e che ci si lascia alle spalle andando verso l’interno, dove questa volta il deserto cede il passo alla densa vegetazione della regione dello Zambesi, punteggiata di fiumi e spazi acquatici immersi in un clima decisamente tropicale. L’ambiente ideale per moltissime specie di uccelli, ippopotami, antilopi e per la straordinaria famiglia dei Big Five: leoni, rinoceronti, leopardi, elefanti e bufali. I parchi nazionali permettono di osservarne in abbondanza, incluso l’Etosha National Park meta irrinunciabile per chi desideri sperimentare l’avventura del safari. Si trova nella parte settentrionale della Namibia, mentre all’estremità opposta, a sud, si trova un’altra meraviglia imperdibile, il Fish River Canyon, per estensione il secondo del pianeta: 161 chilometri di lunghezza e una profondità di mezzo chilometro. Lo si può osservare dai moltissimi punti panoramici oppure facendo trekking.

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Perché fare un viaggio in Namibia

La prima ragione è la quasi totale certezza di trovare bel tempo. I giorni di sole sono infatti mediamente 300 l’anno. E poi ci sono i collegamenti aerei, che permettono di raggiungere Windhoek da Francoforte, Addis Abeba e, a partire dal mese di agosto, anche da Doha. Nessun problema di jetlag e, dall’atterraggio, la sorpresa di trovarsi piacevolmente immersi nelle tradizioni e nella cultura delle tante etnie che abitano il Paese, ciascuna con un proprio passato e con la propria lingua. Comunicare è però semplicissimo, attraverso l’inglese oppure il tedesco, ed è questo che fa della Namibia una destinazione accogliente e inclusiva.

All’interno del Paese ci si può spostare con facilità, noleggiando un’auto oppure in camper, in bus o con voli interni. Per il soggiorno ci sono confortevoli campsites indicati per i viaggiatori con budget contenuto, hotel di charme nelle città e guest farm di campagna, cui si aggiungono lodge di lusso, ciascuno con un’architettura e uno stile che li contraddistingue. Nei lodge come nelle organizzazioni che organizzano i safari si lavora nel rispetto della sostenibilità sociale ed economica, coinvolgendo la popolazione locale.

La tradizione enogastronomica è un’altra ottima ragione per scegliere la Namibia. È una cucina attenta alla qualità bio, spesso basata sul principio di filiera corta farm-to-table. Selvaggina, carni bovine, ostriche fresche dell’Atlantico e il raro tartufo del Kalahari sono solo alcune delle molte specialità della tavola locali.

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I tour, le tappe, le emozioni

La durata ideale per un tour della Namibia va da due a tre settimane. Il punto da cui iniziare è il deserto che si getta nelle acque oceaniche, in particolar modo la zona delle dune di Sossuslvei. Osservarle al tramonto, magari dall’alto, in mongolfiera o a bordo di velivoli leggeri, è un tuffo nella meraviglia della natura difficilmente dimenticabile. Tra le dune e l’Atlantico c’è Swakopmund, elegante e ordinatissima città portuale in stile coloniale tedesco, nata alle soglie del Novecento: un luogo perfetto per misurarsi con il quad biking, il sandboard, lo sci sulle dune e le escursioni off-road in jeep. Ma Swakopmund non è soltanto una delle tappe di punta di un tour della Namibia, è anche un luogo comodissimo per raggiungere Walvis Bay, altra deliziosa cittadina portuale da cui partono le escursioni in barca nelle acque della baia e della laguna. Qui la compagnia di pellicani e delfini è assicurata e per giunta arricchita dagli scorci sulle folte colonie di foche che abitano i banchi di sabbia costieri.

Infine, per una pausa di relax al termine della giornata, si possono inserire tappe nei lussuosi wellness centre che sanno prendersi cura in modo altamente professionale del benessere di corpo, mente e anima del viaggiatore.

E poi di notte, che si scelga di sostare in un lodge nel cuore del deserto meridionale, nella savana settentrionale o, ancora, nelle aree fluviali nordorientali, la Namibia regala a tutti il privilegio di riposare sotto una delle volte stellate più brillanti del pianeta.

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