Air Italy: fallito l'ultimo vertice. La parola fine sempre più vicina

Se il 2021 in chiusura sarà ricordato (tra gli altri) per l’addio ad Alitalia, anche se mitigato dalla nascita della nuova compagnia di bandiera Ita Airways, dopo la giornata di ieri sembra ormai essere stato decreto anche un secondo addio in maniera definitiva: quello di Air Italy.

Il fallimento
Si è chiuso con un nulla di fatto con il sapore della beffa anche l’ultimo tentativo di prorogare almeno di qualche mese la storia della compagnia aerea sarda: il vertice convocato al Ministero del Lavoro ha infatti visto un grande assente che ha di fatto reso inutile la riunione. All’incontro non si sono presentati i liquidatori della compagnia, ribadendo con questa mossa la ferma intenzione di andare avanti con la propria decisione di volere procedere al licenziamento collettivo degli oltre 1.300 lavoratori di Air Italy.

Unica notizia ‘consolatoria’ arrivata sempre ieri è stato il via libera ai fondi europei che la Regione Sardegna potrà utilizzare (poco meno di 5 milioni la dotazione) per le attività di formazione e riqualificazione degli ex dipendenti. Troppo poco per un pezzo di storia dell’aviazione civile italiana e per una compagnia che, nei piani di Qatar Airways al momento dell’acquisizione, doveva diventare la prima compagnia italiana.

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