Tariffe 2014: biglietti aerei senza impennate, hotel variabili

Trasporti
- 30/08/2013 10:24

Tariffe 2014: biglietti aerei senza impennate, hotel variabili

Tariffe aeree e alberghiere in tenuta nell'eurozona per il prossimo anno.

È quanto prevede Cwt nel suo Travel Price Forecast 2014, in cui evidenzia che, in Italia, i prezzi dei voli potrebbero subire ritocchi generali tra lo 0,3 e l'1,2 per cento rispetto a quest'anno, mentre quelle degli hotel potrebbero oscillare in un range tra il -5,5 e il +1,2 per cento, a seconda delle città.

"Se complessivamente ci attendiamo leggeri incrementi per il prossimo anno, si registrano tuttavia alcune eccezioni - osserva Christophe Renard, vice president di Cwt Solutions Group -. I prezzi in Europa subiranno probabilmente una riduzione a causa del perdurare dell’incertezza economica sull’area, mentre i Paesi emergenti, tra cui l’Argentina, dovrebbero registrare incrementi significativi a causa della forte crescita del Pil prevista nel 2014".

Secondo il Forecast, il panorama del trasporto aereo resterà dinamico, con i vettori che continueranno a uniformare l'offerta tramite codeshare, alleanze e fusioni, mentre i low cost eserciteranno pressione sui prezzi dei vettori tradizionali.

L'analisi sulle macroaree prevede, in Emea, rialzi sino al 3,1 per cento. "Saranno soprattutto le compagnie aeree basate in Germania e Russia a influire sugli aumenti di prezzo - anticipa Cwt -, facendo leva sugli andamenti delle rispettive economie: le tariffe in Germania potrebbero crescere fino al 5,4 per cento, mentre in Russia potrebbero raggiungere quasi l’8 per cento in più".

Le tariffe alberghiere in Europa-Medioriente-Africa potrebbero invece essere soggette a una forte fluttuazione, variabile tra una riduzione del 2,5 e un incremento dell’1,6 per cento. "Nonostante le preoccupazioni per la situazione economica, le città europee caratterizzate da un’elevata domanda - commenta il Forecast - dovrebbero continuare a registrare aumenti di prezzo, mentre gli hotel del Medioriente potrebbero aumentare le tariffe fino al 2,5 per cento e quelli africani nell’ordine del 2,1".