I Grandi Viaggi"Un mercato tra due fuochi"

Un mercato stretto tra due fuochi: “Il contenimento del costo da un lato e l’incertezza che determina la corsa alla prenotazione sotto data”.

Massimo Zanon (nella foto), direttore commerciale de I Grandi Viaggi, analizza l’andamento dell’estate partendo dal ritardo nelle prenotazioni: “Abbiamo finalizzato quelle per giugno e luglio - spiega - ma stiamo ancora aspettando quelle per il mese di agosto”.

Il fenomeno non è nuovo e la corsa in agenzia all’ultimo momento è iniziata già da un paio d’anni. “Quest’anno però si è acuita - è l’opinione di Zanon -: l’insicurezza e l’attenzione ai prezzi comporta una contrazione del tempo della vacanza o, a parità di giorni di ferie, si ripiega su un prodotto che costa meno”.

L’unica certezza è che lo scenario turistico è in costante cambiamento e bisogna rimanere all’erta per adeguarsi ai trend: la settimana di Ferragosto non è più in cima alle prenotazioni e la riduzione dei budget premia le partenze anche nei periodi di spalla.

Alla ricerca delle nuove tendenze
“Ci siamo dovuti adeguare - spiega il direttore commerciale - spostando la programmazione dei villaggi: se prima avevamo l’ingresso fisso al sabato, ora siamo più flessibili perché molti preferiscono partire e arrivare in altri giorni della settimana”.

A fronte di una clientela sempre più concentrata sul prezzo finale, in casa iGV aumenta anche chi sceglie il tailor made. “Sono persone che vogliono fare viaggi itineranti, spesso sul lungo raggio e che quindi dispongono di una maggiore capacità di spesa” precisa il direttore commerciale. Gli Stati Uniti mantengono inalterato il proprio appeal sul mercato italiano, ma, rivela Zanon, “si fa un po’ di fatica sulle destinazioni charter, come Kenya o Zanzibar, mentre l’Oceano Indiano, soprattutto le Maldive, continuano a darci soddisfazioni”.

Il medio raggio di iGV per l’estate 2012 scommette sulla ripresa del Mar Rosso, grazie all’acquisizione di una nuova struttura a Sharm “già conosciuta dal mercato italiano - sottolinea Zanon -: siamo partiti in sordina ma adesso le prenotazioni vanno molto bene. La fortuna di Sharm el Sheikh è che non viene percepita come Egitto ma come località a sé, quindi sicura”.

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