Asta: crollo dei margini per le agenzie degli Stati Uniti

Crollo dei margini e cambiamento del modello di riferimento. Ma anche sorpasso delle crociere sulla biglietteria aerea e avvicinamento progressivo della prima voce, ovvero i pacchetti. È la fotografia del sistema agenziale americano del 2009 effettuata dall'Asta nel consueto Agency Profile Report. Un sistema che mantiene la propria forza e che torna al centro dell'attenzione del mercato, ma che si è trovato a fare i conti (in alcuni casi pesanti) con una crisi economica che su quella sponda dell'Oceano è risultata più marcata. Alle prese con dollaro debole e risparmi da salvare, gli americani hanno agito proprio sulla voce viaggi per ridurre le aperture del portafogli. E per le agenzie il risultato è stato inevitabile: solo il 34 per cento ha dichiarato di avere chiuso l'anno in utile, contro il 53 per cento di due anni prima, mentre lo share di chi ha chiuso in rosso è più che raddoppiato in due anni passando dal 16 al 40 per cento. Pressoché invariata invece la percentuale delle adv in pari. Spostando lo sguardo alla voce fatturato, invece, in sette anni sono raddoppiate le adv che hanno portato a casa meno di un milione, il 39 per cento del totale ora, a discapito delle due voci superiori,1-2 milioni e 2-3 milioni, che hanno perso rispettivamente 7 e 10 punti. Per contro sale lo share dei big e le agenzie che fatturano più di 10 milioni raggiungono il 9 per cento del totale a cui va aggiunto l'11 per cento della fascia 5-10 milioni.

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