La direttiva pacchetti fa discutere in Germania, si temono rincari

C’è grande attenzione in Germania sulla direttiva pacchetti. Secondo l’associazione tedesca delle agenzie di viaggio (Drv) il 41% dei pacchetti turistici europei viene attualmente venduto nel Paese ed è perciò in corso nel settore dell’industria dei viaggi una dura campagna per impedire l’attuazione della revisione così come è stata pensata a Bruxelles.

A intervenire sul tema anche il coordinatore del turismo del governo federale, Christopher Ploss, che in un’intervista rilasciata alla testata tedesca Bild ha messo in guardia il trade rimarcando come alcune voci del provvedimento potrebbero avere “effetti seri” su numerose Pmi e portare il settore “ad aumentare i prezzi per i turisti”.

Ploss, riporta Hosteltur, si è soffermato in particolar modo sul nodo della vendita di servizi di viaggio collegati, una pratica che la riforma Ue equipara al pacchetto di viaggio. Una questione che, se non sarà risolta nel corso del trilogo, secondo il referente del Governo federale, imporrà alle agenzie obblighi sempre più onerosi, innescando un aumento a spirale dei prezzi.

Secondo Ploss i pacchetti “non devono trasformarsi in un mostro burocratico”.

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