Alla ricerca dell'alternativa

Ci sono Repubblica Dominicana, Cuba, Messico, ovvero i grandi classici, gli intoccabili. Poi ci sono le nuove frontiere del turismo nella regione. Quelle isole che gli agenti di viaggi definiscono i 'veri Caraibi'.

Si tratta di destinazioni meno commerciali, la cui conoscenza sul mercato italiano non è ancora molto diffusa, ma che, negli ultimi anni, hanno cominciato a prendere piede: Aruba, Isole Vergini, Piccole Antille, Barbados, Antigua, Bermuda e Turks and Caicos. Un interesse alimentato, secondo la distribuzione, da due fattori. Da una parte il desiderio dei clienti di cambiare, scoprendo altre isole nel mar dei Caraibi, dall'altra la tenuta, anche su questi prodotti, di un target medio-alto, con una buona capacità di spesa: "Soprattutto nel periodo natalizio questo tipo di target richiede i Caraibi, con Barbados, Antigua e la Giamaica in testa - spiega Francesca Alba Orsi, che si occupa delle pratiche individuali all'agenzia Nettuno Viaggi di Bologna -; dipende dal volo e dalla tipologia di albergo richiesta, ma per una settimana si superano nettamente i 1.500 euro a testa".

Per il periodo invernale, invece, da Vedette Viaggi, agenzia di Torino, Pieranna Soria, responsabile booking, sta ricevendo delle richieste per le Isole Vergini e Turks and Caicos: "Alcune pratiche sono per i viaggi di nozze. Su queste destinazioni, infatti, l'offerta alberghiera è di alto livello e gli sposi, per il viaggio della vita, cercano l'albergo più esclusivo".

 

A far sorridere di più gli agenti di viaggi, ovviamente, è il valore della pratica che, su queste isole, ha una consistenza diversa rispetto a Cuba o alla Repubblica Dominicana: "Nell'ultimo anno ho venduto alcuni combinati con gli Stati Uniti - illustra Manuela Tiranzoni, addetta al booking di Aloha Tour di Pavia - con qualche giorno a New York o Miami e poi una settimana di relax alle Bahamas o a Barbados. Per questi viaggi le pratiche possono variare da 6mila a 10mila euro a coppia".

Un dato rilevante che dimostra come, per l'area caraibica, anche se alcuni prodotti possono subire rallentamenti, altri, invece, stanno crescendo gradualmente: "Il 2010 è stato il primo anno durante il quale mi sono occupata di tre pratiche su Aruba - spiega Ida Lanzara, titolare di Terida Viaggi di Salerno -; il prezzo varia a seconda delle esigenze dei clienti, ma si parte da un minimo di 3mila euro a persona". Il prodotto più richiesto non cambia, quindi. Sia che la scelta ricada sui Caraibi più classici, sia su quelli "più autentici", il cliente richiede il mare, il relax, la spiaggia che, nell'immaginario collettivo, è proprio quella dei Caraibi. "La preferenza è per il viaggio-relax - puntualizza Francesca Vezzani, banconista di Vannucchi Viaggi di Lucca -; i clienti vogliono il mare e scelgono strutture di alto livello che in queste isole si trovano sicuramente".

 

La sicurezza delle crociere

 

Da una parte all'altra del mondo, per un successo planetario. Anche ai Caraibi, infatti, il prodotto crociera movimenta un gran numero di passeggeri. Spiega Sonia Cella, dipendente dell'agenzia Ardy Viaggi di Milano: "Solo così si possono conoscere i Caraibi in maniera completa; per questo la crociera è un'esperienza che piace, soprattutto alle famiglie". Una tendenza cresciuta in particolare negli ultimi anni. "Le pratiche su questo tipo di prodotto sono cresciute del 10-15 per cento - quantifica Pina Cera, titolare di Pinmeri Viaggi di Foggia -; vendiamo vacanze in crociera, sia con compagnie italiane sia straniere". La soluzione crociera viene quindi preferita perché concentra più destinazioni in un periodo contenuto: "Anche per questo è un prodotto trasversale - spiega Silvia Boleso, responsabile turismo de I Viaggi di Oscar di Como -, che può andare bene sia per le famiglie che per coppie, anche in viaggio di nozze". In questa agenzia il ritmo è ancora più sostenuto: "Le pratiche sono aumentate almeno del 20 per cento sul segmento crociere e abbiamo richieste già per l'anno prossimo".

 

Pubblicato il 04/11/2010

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