A Valloria si fa baldoria

Quando arrivo a casa la sera inizia una sorta di rituale che credo di poter condividere con quasi tutti i genitori: l'esame della cartella.

"Hai fatto tutto? Hai letto storia? Hai ripassato scienze? Geometria?". Insomma, sapete tutti come funziona.

Spostando i libri di mia figlia, che è in terza elementare, mi sono resa conto di quanti siano. Uno per storia e geografia, uno per italiano, uno per matematica e scienze, e così via.

Io avevo il libro di lettura. E il sussidiario.

Il sussidiario era questo incredibile compendio di scienza che mi affascinava tanto. Sul mio sussidiario, nella parte dedicata alla geografia, ricordo una frase: 'l'Italia è un museo a cielo aperto'. Ce l'ho stampata in testa e mi risuona tutte le volte che viaggio per il Paese.

Secondo me, i soci dell'Associazione Tre Fontane, quella degli amici di Valloria, avevano il mio stesso sussidiario alle elementari. E lo hanno preso alla lettera.

Mi spiego. Valloria è un borgo dell'entroterra ligure, in provincia di Imperia. Conta 47 abitanti. E un'associazione che un bel giorno ha riletto il sussidiario e ha detto: "Un museo a cielo aperto? Facciamolo!". Era il 1994.

Da quell'anno, artisti italiani e stranieri vengono invitati nel borgo durante una delle feste di paese che l'associazione organizza. E gli viene chiesto di dipingere una porta. Di una casa, di un fienile, di una vecchia stalla.

Sono 139 le porte dipinte, che creano un percorso nell'arte inedito e sorprendente.

All'inizio del mese di luglio, arriveranno 4 nuovi artisti a dipingere altre porte.
Durante la festa, che si chiama: 'A Valloria si fa baldoria'.
C'è anche il ballo a palchetto.

Devo dirvi altro?

twitter @cperoglio

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