Quando compraresu internet costa di più

Internet, in teoria, avrebbe dovuto abbattere le barriere. Eppure, come riporta lastampa.it, le differenze di trattamento sulla base del Paese da cui viene effettuato l’acquisto sono all’ordine del giorno. Una sorta di ‘frontiera invisibile’ che differenzia i prezzi (o le condizioni di vendita) a seconda della nazione di appartenenza. La questione è allo studio dell’Unione europea: il Consiglio ha infatti messo mano a una vizza di regolamento per vietare il cosiddetto geo-blocking tra Stati membri. Il tutto, ovviamente, dovrà ancora seguire l’iter del caso e passare al vaglio del Parlamento europeo.

Ma questo potrebbe essere solo la punta dell’iceberg. Come riporta il sito web del quotidiano di informazione, gli scenari dei prossimi anni potrebbero vedere lo sviluppo di algoritmi adatti a massimizzare i prezzi sulla base della profilazione della clientela, ovvero in virtù di parametri che vanno ben oltre la semplice collocazione geografica.

Il principio è lo stesso della pubblicità personalizzata. Solo che questa volta a essere cucito su misura è il prezzo. L’ipotesi è quella che si possa arrivare ad algoritmi che calcolano il prezzo massimo che quel determinato cliente è disposto a pagare per un bene o un servizio. Il tutto ovviamente, a  vantaggio delle aziende.

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