Giubileo del 2025,
Roscioli: ‘L’invasione
non ci sarà’

“Saremo pronti e i cantieri si chiuderanno”. La rassicurazione sui preparativi di Roma per il Giubileo del 2025 arriva dall’assessore capitolino ai Grandi eventi, Alessandro Onorato. Un evento che, secondo le previsioni, richiamerà nella Capitale oltre 30 milioni di pellegrini. Grazie però all’Anno Santo 2025, continua Onorato, “otteniamo un recupero rispetto al nostro gap infastrutturale”.

Intanto Confindustria ha calcolato che, solo rifacendosi all’impatto del 2000, questo Giubileo per l’economia romana potrebbe rappresentare una crescita di 3 punti di Pil rispetto alla media nazionale nei tre anni successivi.

Focus sull’impatto mediatico

Intanto il presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli, come riporta Avvenire, getta acqua sul fuoco a proposito del timore dei romani per una “invasione”.

“Non sta in piedi - assicura -. Ogni volta si parla di questa cosa ma aerei, treni e posti letto sono quelli: c’è un’autoregolamentazione”. Più che dell’arrivo in massa di pellegrini e turisti, “mi preoccuperei dell’impatto mediatico che la città avrà il prossimo anno: che sia il più bello possibile per una positiva ricaduta”.

E Remo Chiavarini, amministratore delegato dell’Opera Romana Pellegrinaggi (Orp), guarda già al futuro, il Giubileo del 2033 che, spiega, “sarà ancora più importante, perché è il Giubileo del Bimillenario della morte e risurrezione del Signore. Il tempo c’è, prepariamoci: è una grande sfida per le autorità cittadine, ma anche per la Chiesa”.

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