Anche questo sogno è svanito in fretta. Fare lungo raggio con la filosofia low cost non pare sia una strada percorribile. Almeno al momento. Adattare il...
Cesare Foà non si spaventa davanti alle battaglie per difendere le agenzie. Ma in questo caso inizia a preoccuparsi per la sospensione delle attività dello scalo di Napoli. Come presidente di AdV Unite tiene rapporti quotidiani con la Gesac che gestisce lo scalo di Capodichino, ma per i lavori di riqualificazioni della struttura di Napoli l'ultima parola spetta a Enac.
“E il problema è proprio questo, non c'è chiarezza - ha detto Foà a TTG Italia -. Le compagnie aeree non capiscono se e dove si devono spostare. Qualcuno dice a Salerno o Bari e altre fanno prima e cancellano i voli per il prossimo inverno. Ma stiamo parlando di un aeroporto che muove milioni di passeggeri all’anno e non 2 rotazioni al giorno”.
Il presidente di Adv Unite ha spiegato a più riprese che la chiusura per lavori dell'aeroporto di Napoli da metà gennaio a inizio marzo merita una gestione accurata e il fatto che “alcuni vettori vendano biglietti anche in quel periodo di chiusura mostra la confusione”. Gesac ha chiaramente pianificato la chiusura della sua base e Gesac a fine maggio ha chiarito con una nota che: “Le tempistiche ipotizzate dovranno essere riviste alla luce delle diverse ipotesi realizzative. Ad ora, quindi, non è stata emessa alcuna approvazione né, tantomeno, sono state verificate dall’Ente stesso le tempistiche di realizzazione”.
E per le agenzie il problema rimane.