Advunite al Governo: "Non vogliamo aiuti, ma normalità"

Non aiuti, ma un rapido ritorno alla normalità. Questo il desiderio di Advunite, che però rischia di restare tale dal momento che il mese di settembre è pieno di incertezze: la caduta del governo, spiega una nota dell’associazione, non ha bloccato l’arrivo delle cartelle esattoriali, per non parlare poi della preoccupazione per l’aumento dei costi.

“Dopo un’estate all’insegna della voglia di viaggiare - dichiara Cesare Foà, presidente di Advunite - ci troviamo in una situazione di totale incertezza, con tanti politici pronti a prometterci tanti aiuti”.

“Aiuti – incalza il vicepresidente Vincenzo Del Bravo - mai arrivati in passato e che non vogliamo, perché desideriamo tornare alla normalità”.

Cassa integrazione e voucher
Tra i nodi ancora tutti da sciogliere il pagamento della cassa integrazione ai dipendenti delle agenzie e i voucher: “Due bombe a orologeria - sottolinea Advunite - che porteranno molti problemi perché le questioni non sono state risolte, ma solo posticipate”.

Altri due temi dell’intera filiera turistica sono l’abusivismo turistico e il riconoscimento dell’intermediazione turistica. “Quest’ultima – spiega l’associazione - forse è ancor più importante dell'abusivismo, che già di per sé è fondamentale, perché ci sarebbero nuovi contratti tra cliente e adv, tra adv e fornitori, il riconoscimento del nostro ruolo e soprattutto l’eliminazione da parte di alcune compagnie aeree low cost di atti discriminatori e penalizzanti per le nostre agenzie”.

Tante questioni ancora aperte, dunque, e la richiesta di Advunite è diretta al Governo: “Chiediamo fin d’ora il rispetto dell'intermediazione - spiega la nota -, il rifacimento dei contratti tra l’intera filiera e soprattutto quelli con i clienti; chiediamo provvedimenti urgenti anche per i nostri collaboratori”.

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