Crisi Air Belgium, Ectaa: “Rimborsi fermi, ancora una volta le adv costrette a rimettere soldi”

“Ancora una volta gli agenti di viaggi sono tenuti a rimettere soldi per le compagnie aeree”. Tuona Ectaa (l’associazione che rappresenta le agenzie e i tour operator europei) dopo il collasso di Air Belgium. La compagnia aerea, in grave crisi finanziaria, ha annunciato la cancellazione di tutti i voli di linea a partire dal 3 ottobre. Voli che però non è attualmente in grado di rimborsare ai passeggeri.

Air Belgium, denuncia in una nota l’associazione, “ha avviato una richiesta per una procedura di riorganizzazione giudiziaria, un meccanismo legale progettato per congelare il proprio debito e per negoziare i termini di rimborso entro un arco di cinque anni. Se il piano otterrà l’approvazione, i passeggeri dovranno attendere da un anno in su per i loro rimborsi. Ciò contraddice l'EU Air Passenger Rights Regulation, che prevede che i pax abbiano diritto a un rimborso sette giorni dopo la cancellazione del volo”.

Il presidente dell’associazione, Frank Oostdam, aggiunge: “Il fallimento e la successiva cessazione delle operazioni delle compagnie aeree rappresenta un problema grave, in particolare per i consumatori vulnerabili e finanziariamente in difficoltà. Dal 2017 ci sono stati più di 140 fallimenti di vettori e le ripercussioni di questi fallimenti sono state enormi”.

Insieme al tema dei rimborsi vi è anche quello delle riprotezioni per chi ha acquistato pacchetti di viaggio con voli inclusi, che spesso si trovano a dover pagare somme molto alte per i voli alternativi.

L’associazione chiede, perciò, alla Commissione europea “un’azione rapida e decisiva per proteggere i diritti e gli interessi dei passeggeri e degli operatori”.

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