Il giorno della firmaAlitalia sposa Etihad

Il giorno della firma definitiva dell’accordo con Etihad è arrivato.

Alitalia passa sotto il controllo degli emirati, anche se con una quota ferma al 49 per cento, e si prepara al piano severo per il rilancio internazionale, ma soprattutto per il risanamento della casse e il ritorno agli utili.

Questo pomeriggio, dopo una nuova assemblea dei soci per la ratifica definitiva dell’intesa (che fa seguito all’ultimo cda della ormai vecchia Alitalia di ieri sera, i due amministratori delegati Gabriele Del Torchio e James Hogan si sono seduti al tavolo per la firma di un matrimonio atteso da più parti. E da più parti contestato.

Un atto formale, quello di oggi, che di fatto non avvia ancora il nuovo corso. L’accordo, ora, dovrà essere ratificato dalle autorità competenti italiane ed europee e non si escludono nuovi interventi dei rivali nel Vecchio Continente, Lufthansa in testa, che hanno sempre osteggiato questo matrimonio. Per la chiusura definitiva si parla di fine ottobre, una data che coinciderebbe con l’avvio dell’orario invernale.

Diversi ancora i nodi da sciogliere, mentre le certezze parlano di un investimento complessivo da 1,2 miliardi di euro e una completa ristrutturazione sia interna sia a livello operativo. Ed è presumibile che le sorprese non mancheranno.

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